LUCI A BATTERIA
Prima di spendere soldi, chiama un consulente
Durante la progettazione degli ambienti di un ristorante, uno degli aspetti cruciali che devono sempre essere presi in considerazione è rappresentato dalla posizione dei tavoli in funzione della luce. Quando si parla di questo tema i ristoratori, in genere, si dividono in due categorie: quelli che posticipano il problema e quelli che invece lo anticipano, studiando il posizionamento dei tavoli in funzione della loro illuminazione. Sembrerà strano, ma nonostante l’enorme rispetto che abbiamo per la seconda categoria, noi di Lighting&Restaurants stiamo decisamente dalla parte della prima.
Un ristoratore non deve mai snaturarsi adattando il suo lavoro a una soluzione di lighting design
Sono i consulenti come noi che devono trovare, semmai, le soluzioni che meglio si adattano alle sua esigenze, per aumentare e non condizionare la sua proposta di valore. Spesso ci è capitato, per esempio, che i clienti ci chiedessero un progetto di illuminazione che garantisse totale versatilità nel posizionamento dei tavoli e che al tempo stesso la luce non risultasse piatta, stile supermercato, dove ogni cosa è molto illuminata. Ricapitolando: no luce ovunque, bensì sui tavoli, con la possibilità di spostarli ovunque secondo le esigenze di servizio.
Ai più potrà sembrare una missione impossibile, e invece non è così. Ci sono invece diverse soluzioni che si possono adottare per soddisfare una richiesta del genere. Una di queste consiste nell’utilizzo di lampade a batteria, ricaricabili, da posizionare direttamente sui tavoli, soluzione che da qualche anno è diventata molto “di moda”. Bisogna ammettere in effetti che, in termini di atmosfera, il risultato non è affatto male. Esistono lampade con batterie di durata diversa, con sistemi di accensione in grado di modulare l’intensità della luce e con design più o meno ricercati. Alcuni modelli prevedono anche un facile smontaggio della testa in modo da poter usare, in caso di evenienza, la lampada come fosse una piccola torcia.
Ci sembra comunque corretto rimarcare che questi prodotti hanno anche i loro “contro”. Innanzitutto le lampade a batteria vanno gestite. Bisogna controllare la carica e assicurarsi che i dipendenti prestino attenzione allo spostamento, alla ricarica e al ricollocamento dei prodotti. Sarebbe decisamente brutto ritrovarsi con lampade che non si accendono o che si spengono improvvisamente durante la cena, o ancora lasciare sui tavoli prodotti usurati, indice di scarsa attenzione ai dettagli da parte dello staff e dello stesso ristoratore. Questa tipologia di lampade possono inoltre creare difficoltà nella gestione dello spazio sul tavolo durante il servizio e rappresentare una vera e propria “distrazione” dai piatti, rubando così la scena al lavoro degli chef. Alcuni clienti ci hanno segnalato addirittura il furto delle lampade. Ebbene si: clienti del locale che si sono portati a casa come regalo una bella lampada da tavolo a batteria con il solo problema di recuperare un caricatore compatibile.
Sembriamo critici a riguardo? Per carità: noi di Lighting&Restaurants abbiamo usato questa soluzione diverse volte. In alcuni casi crediamo sia una buona scelta, che dipende però da molti fattori da studiare in dettaglio con tutto il team di progetto, nell’ottica di fornire il miglior risultato nel tempo al ristoratore. Dall’altro lato va detto però che questa soluzione può rappresentare una facile tentazione per gli autodidatti, quelli del “ma che ci vuole?”, che si trovano ad affrontare una spesa che con il passare del tempo si può rivelare sbagliata.
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