ABBAGLIAMENTI MOLESTI A TAVOLA
Uno dei principali sintomi della mancanza di cultura nell’arte dell’accoglienza da parte di un ristoratore risiede negli abbagliamenti a tavola. Troppo spesso sembra essere preso in scarsissima considerazione, mentre si progetta un ristorante, l’impatto che l’illuminazione ha sui tavoli. Questo è alquanto strano, visto che il 100% dei ristoratori, a domanda risponderebbe di non voler mettere a disagio i propri clienti.
Chi sparerebbe mai un faro da cantiere negli occhi di chi sta impiattando!?
Disagio è il termine più appropriato per descrivere la sensazione provocata da un abbagliamento. Talmente appropriato che è stato adottato anche a livello normativo. L’attenzione riservata al dipendente che svolge il proprio compito non viene altrettanto espressa nei confronti del fruitore del ristorante, e cioè il cliente! Lo stesso che, nella testa dell’imprenditore, è quello che più di ogni altro dovrebbe “godere” del tempo che trascorre all’interno del proprio locale, mentre se ne sta seduto a un “tavolo abbagliato” minimo per un’oretta.
Questa tendenza è sicuramente da invertire, anche perché l’abbagliamento è ormai un argomento ben definito e conosciuto, sul quale non ci si può permettere di prestare poca attenzione. L’abbagliamento può essere riflesso, cioè provocato da una riflessione della luce su di una superficie riflettente, oppure diretto – e per questo maggiormente molesto! – perché provocato direttamente dalle sorgenti luminose, che vanno a finire letteralmente negli occhi dei vostri clienti. Di abbagliamenti diretti (e molesti) purtroppo ne sono pieni molti ristoranti. La causa è da ricercare proprio nell’assenza di un progetto di lighting, che ha portato a un’errata scelta degli apparati di illuminazione. Le “modaiole” lampadine di design o le più variegate lampade con vetri trasparenti che non nascondono la fonte luminosa, se posizionate nelle adiacenze della clientela rappresentano scelte molto rischiose dal punto di vista dell’abbagliamento.
Anche il concetto dietro a “l’utilizzo di un faro per illuminare la porzione opposta dell’ambiente”, molto in voga tra gli autodidatti, risulta essere poi veramente deleterio per creare un’atmosfera conviviale. In qualsiasi situazione o luogo è fastidioso dover stringere gli occhi per non compromettere la propria capacità visiva, e soprattutto a tavola è una delle sensazioni peggiori che un essere umano possa provare. Fortunatamente poi le persone sono molto discrete e tendono spesso a “soffrire in silenzio” piuttosto che manifestare violentemente il loro disagio. Salvo poi ricordarsene quando è il momento di scegliere il prossimo ristorante dove spendere il proprio denaro.
Di abbagliamenti diretti (e molesti) purtroppo ne sono pieni molti ristoranti. La causa è da ricercare proprio nell’assenza di uno studio illuminotecnico,
A parità di qualità dei piatti proposti, un ristorante senza abbagliamenti molesti vincerà sempre su uno che invece ha tenuto in scarsa considerazione questo aspetto. Cerchiamo di rendere meglio il concetto: chi pagherebbe anche un solo euro per restare del tempo seduto a un tavolo dove è costretto a stringere gli occhi per tutto il tempo? Per fortuna da tanti anni gli studi di lighting design come Lighting&Restaurants si concentrano sull’evitare, o perlomeno ridurre sensibilmente, gli abbagliamenti molesti. Negli ambienti della ristorazione questo approccio ha iniziato da poco a produrre notevoli risultati in termini di fidelizzazione della clientela. Non rimanete indietro!
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